A un anno dalla canonizzazione di Cesare de Bus, il 15 maggio 2022, la comunità parrocchiale di Sant’Andrea apostolo in Roma, affidata ai Padri Dottrinari, ha festeggiato con un triduo di preghiera iniziato il 12 maggio con la Via Lucis delle 17 e chiuso con la concelebrazione Eucaristica domenica 14 alle 18.
Alla celebrazione, presieduta da padre Sergio La Pegna, Superiore Generale della Congregazione, hanno partecipato oltre a numerosi Padri Dottrinari, i sacerdoti delle parrocchie della Prefettura XIII e le religiose della zona pastorale, invitati dal parroco padre Ottorino Vanzaghi. Al termine della liturgia è stata solennemente benedetta la statua di san Cesare De Bus, scolpita dall’artista Antonello Santilli, che troverà la sua sistemazione definitiva al termine dei lavori di ristrutturazione della chiesa parrocchiale.
Padre Sergio La Pegna durante la celebrazione – animata dai gruppi parrocchiali con il coro accompagnato all’organo dal maestro Alessandro Albenga – ha detto: «A un anno esatto dalla canonizzazione a San Pietro, non c’è modo migliore che ritrovarsi nell’Eucarestia per ringraziare il Signore per questo dono. San Bernardo, in una sua famosa omelia, diceva: “ogni volta che leggo la vita di un Santo suscita in me il desiderio del Cielo”. Oggi, attraverso la benedizione della nuova statua di San Cesare, noi possiamo fare lo stesso: Egli dedicò tutta la sua vita alla catechesi e la statua non presenta nessun altro riferimento se non alla Parola di Dio. Ci ricorda di essere messaggeri con la vita e con le parole, di glorificare il Signore andando e predicando il Vangelo. Come disse lo stesso San Cesare: “Con la vostra vita annunciate il Vangelo; quella parola che io vi offro deve essere vissuta come io l’ho vissuta”».
Lo stesso padre Sergio, il 15 aprile scorso, nel messaggio annuale per il 416° anniversario della morte di San Cesare, aveva inviato, con le parole di Cesare, a essere “catechismo vivente”, a “Essere catechisti e non fare i catechisti”.
Ed è proprio il percorso di catechesi che, da quest’anno pastorale, a Sant’Andrea apostolo ha avviato il parroco, padre Ottorino. Un cammino di “catechismo vivente” che ha trovato nel nucleo familiare il fulcro principale della formazione dei bambini e dei ragazzi. «Polarizzare la parrocchia sulla Parola di Dio e la catechesi è davvero importante – dice padre Ottorino – è un’occasione per i genitori che si impegnano a essere anche catechisti per i loro figli. Questa è la catechesi familiare sull’esempio di san Cesare, che ha intitolato “Istruzioni Familiari” la sua opera catechistica in più volumi, ora ripubblicata dai Padri Dottrinari. E lo facciamo a partire da ciò che papa Francesco ribadisce continuamente, come un tempo fece San Cesare: siamo catechisti tutti, pastori e laici insieme».
Ispirandosi a san Cesare, grazie alla catechesi familiare, tante famiglie oggi in tanti luoghi d’Italia continuano a nutrirsi spiritualmente, ascoltano la Parola di Dio, meditandola e traendone profitto per farsi “catechismo vivente per i loro figli e per tanti altri”, e lo fanno tramite una catechesi dal linguaggio semplice, così come suggeriva padre Cesare tanti secoli fa.
Antonella Oliverio