La quaresima è da sempre tempo privilegiato per aprire occhi e cuore sulle tante povertà che sono nel mondo. Tre, infatti, sono i pilastri su cui poggia il cammino quaresimale: preghiera, digiuno e condivisione.
I parrocchiani di Cavaillon-Les-Vignères-Cheval Blanc-Robion e i ragazzi della Scuola lasalliana cattolica “Saint Charles” sono stati sollecitati ad aprire il cuore alle proposte di padre Paolo De Leo, responsabile dei progetti delle missioni Dottrinarie in India e Burundi.
Ragazzi del catechismo, giovani dei gruppi parrocchiali di Cavaillon-Cheval Blanc e Robion, pensionati dell’MCR, Direzione della scuola Saint Charles hanno promosso come azioni di quaresima la ciotola di riso e l’operazione arance.
È stato bello vedere l’impegno di tutti – quasi una gara – nel sostenere l’avvio della costruzione di due sale polivalenti nella scuola di Jareya in India e nella nuova Casa della Catechesi in Burundi. All’uscita dalla messa domenicale, i parrocchiani hanno acquistato arance, messe a disposizione da un “anonimo benefattore”, mentre i giovani e i ragazzi del catechismo, con i loro animatori e animatrici, hanno condiviso con i parrocchiani la tradizionale ciotola di riso, – preparata dalla comunità vietnamita presente sul territorio – e donato il corrispettivo del costo della cena completa per India e Burundi.
La nostra è stata la classica “goccia nell’oceano immenso della carità” che lega in fraternità popoli lontani. A tutti un grazie sincero da parte degli abitanti di Jareya (India) di Kirundo e dei giovani seminaristi di Gitega (Burundi).
p. Gianmario Redaelli, dc