Sabato 13 novembre, festa del Santo patrono Véran, alle 16 a Cavaillon, monsignor Francois Fonlupt, arcivescovo di Avignone, ha benedetto le tre campane nuove che la Città ha donato alla cattedrale Notre-Dame et Saint-Véran, al centro di un’imponente opera di restauro.
Le tre campane sono intitolate a César de Bus, che proprio a Cavaillon nacque, a Charles de Foucauld, e alla giovane lionese Pauline Jaricot che verrà beatificata a Lione il 22 maggio 2022.
Il 9 novembre la Congregazione delle Cause dei Santi ha comunicato che il rito di canonizzazione di Cesare De Bus e Charles de Foucauld si celebrerà il prossimo 15 maggio 2022.
L’inscrizione in latino sulla campana dedicata a De Bus recita: «Sanctus Caesar De Bus, de aetatis suae ignorantia trepidus ministrum se praebuit iuvenum disciplinae evangelicis adfulgens virtutibus. A prima aetate aequalibus sollicitus, institutioni iuvenibusque inserviit, eosdem studium discendi et summa principia vivendi docuit» (San Cesare De Bus, allarmato dall’ignoranza che permeava la sua epoca, si propose come ministro dei giovani, educandoli alle fulgide virtù della disciplina evangelica. Si prese cura dei suoi contemporanei fin dalla tenera età, con istituti a servizio dei giovani per insegnare loro la ricerca dell’apprendimento e i più alti principi di vita). Due delle tre campane sono state fuse dalla Azur Carillon di Strasburgo, a Cavaillon, il 18 giugno 2021. Quella dedicata a San Cesare pesa 805 chili.
Perché benedire le campane? «Sono legate alla vita di un popolo – dice padre Gian Mario Redaelli, parroco di Cavaillon-Les Vignères et Cheval Blanc –; il loro suono scandisce il tempo della preghiera, riunisce le persone per celebrazioni liturgiche. Le campane avvertono i fedeli delle gioie e dei dolori di ciascuno (battesimi, matrimoni, funerali), ma annunciano anche eventi gravi che toccano la vita della città. Al sentire le campane ricordiamo che siamo una famiglia».