Una folla di più di mille persone, provenienti da tutta la diocesi, si è ritrovata a Cavaillon il 16 ottobre per la messa di ringraziamento e l’apertura dell’anno pastorale, all’insegna del tema: “voi siete la luce del mondo”(Mt 5,14), con san Cesare lasciarci illuminare dalla Luce, che è Gesù.
Al mattino, quasi 500 persone sono salite, per la montée César de Bus, all’eremo di St Jacques per scoprire e incontrare, nel racconto dei suoi successori, “l’enfant du pays”, il concittadino, canonizzato da papa Francesco il 15 maggio scorso.
Nel pomeriggio, poi, incontri per i ragazzi, stand dei movimenti e gruppi della diocesi soprattutto il ricordo di san Cesare e le linee di programma pastorale offerte dall’arcivescovo di Cavaillon mons. François Fonlupt alla folla convenuta al MIN (Mercato di Interesse Nazionale) di Cavaillon dove alle 16,30, all’inizio della solenne messa di ringraziamento sono state accolte le reliquie di San Cesare.
Cesare de Bus è ritornato nella sua Francia, nella sua Provenza, nella sua città di Cavaillon, nella “sua casa”. Sembrava che fosse partito per un paese lontano, i suoi concittadini sembravano averlo dimenticato, ma il padre, il maestro, il concittadino è ritornato. È ritornato in mezzo alla sua gente “santo”, cioè come modello del discepolo di Gesù.
Non va dimenticato che fu la gente di Cavaillon ad assistere alla sua prima messa, nella cattedrale, che ascoltò e gustò le sue omelie e le sue esortazioni a una vita cristiana autentica; fu ancora Cavaillon che lo vide percorrere le sue vie come “pellegrino del vangelo”, pregare giorno e note per implorare la misericordia del Signore sul suo popolo provato dalla miseria e dall’ignoranza religiosa in quell’epoca tormentata da guerre.
Cesare è ritornato come concittadino “venerato e santo”, come maestro di catechismo al servizio dei piccoli e dei poveri. È ritornato in mezzo alla sua gente per fare il bene come quando era in vita, per rafforzare e ridare coraggio agli smarriti e riaccendere la fiamma della fede nei cristiani della città e della diocesi.
La gran parte delle sue reliquie sono state trasportate a Roma nel 1836, dove sono venerate nella chiesa di Santa Maria in Monticelli; il 16 ottobre una parte di esse sono state accolte tra i fedeli di Cavaillon per essere venerate e sollecitare tutti a percorrere la strada del vangelo come ha fatto lui.
San Cesare, prega per il tuo popolo!
p. Gian Mario Redaelli, dc